Caravaggio - Ai confini del buio | Recensione


Titolo: Caravaggio. Ai confini del buio
Autore: Maria Teresa Landi e Luciana Tola
Casa Editrice: Giovane Holden Edizioni
Prezzo: 13,00
Voto:💘💘💘💘


Trama 
Caravaggio, pseudonimo di Michelangelo Merisi, è uno dei più celebri pittori di tutti i tempi. Spirito indomito, carattere permaloso, violento e litigioso, donnaiolo e refrattario all'autorità: la sua vita fu un alternarsi di episodi di genialità e violenza. L'arte di Caravaggio è un inno visionario ai contrasti di luci e ombre che caratterizzarono la sua esistenza: dallo sfondo scuro, come un nulla cosmico, emergono i soggetti che solo i raggi di luce radente, sapientemente direzionati, riescono a mostrare la loro natura carnale. Nel romanzo il racconto della vita avventurosa di Michelangelo si intreccia con la testimonianza di una donna che l'ha sempre amato e protetto, la Marchesa Costanza Colonna. Mentre lui rivive momenti esaltanti, ma più spesso drammatici, della propria travagliata esistenza e del faticoso affermarsi come artista di prima grandezza, lei affida a un diario i propri ricordi. Sull'onda di un sentimento ambiguo, tessuto di sollecitudine materna e passione proibita, la Marchesa racconta l'uomo e l'artista così come li ha conosciuti e compresi, in un mix affascinante di genio e fragilità. Ne emerge il ritratto di un artista dimenticato per quasi tre secoli dopo la morte, e poi riscoperto e osannato come anticipatore della pittura moderna. Insieme, il ritratto di una donna che non ha paura di manifestare i suoi sentimenti e le sue delusioni, combattiva nonostante il tempo avverso in cui vive, pronta a sfidare ogni convenzione.

Per chi ama l'arte, questo libro è una piccola chicca da non lasciarsi sfuggire. 

Attraverso la voce di una donna che l'ha amato e protetto nonostante i suoi difetti, prende vita la storia di Caravaggio, fatta di luci e di ombre. Caravaggio è un personaggio controverso, ed è sempre visto come tale, persino dai suoi contemporanei: questo piccolo volume di appena 115 pagine è stato capace di cogliere perfettamente questa sfumatura. Ma il libro non si limita a un mero racconto della vita dell'artista; segue anche il suo percorso artistico, descrivendo le scelte visionarie e in contrasto con i tempi che Caravaggio prende, delineando quel suo sguardo controcorrente che tanto affascina i moderni:

«"Perché hai messo il cavallo al centro e San Paolo a terra?" lo apostrofa con tono indagatore.
"Come perché?"
"Il cavallo è Dio?" insiste il pretino.
"No, ma è nella luce di Dio"»

Ho particolarmente apprezzato l'idea di un narratore esterno alla vita di Caravaggio, perché permette al lettore di capire perfettamente come veniva percepito dal mondo e le emozioni che la sua arte era in grado di veicolare. Come già detto, Michelangelo Merisi non è un personaggio semplice, e trasmettere con così tanta chiarezza una storia tanto complessa non è impresa da poco. Leggendo questo libro si sente tutto il lavoro di studio e dedizione che c'è dietro. 

La scrittura è semplice e lineare, è un libro che si legge davvero velocemente, nel tempo di un pomeriggio. Una lettura piacevole, che sa accompagnare anche i non appassionati dell'arte.

C'è da dire che l'edizione di questo volumetto è particolarmente curata: alla fine sono presenti delle pagine lucide, su cui sono stampate alcune delle opere citate nel romanzo: "Bacchino malato"; "Ragazzo morso da un ramarro", "Vocazione di San Matteo", "Conversione di San Paolo", "Maddalena in estasi" e "Decollazione del Battista". Un'aggiunta davvero intelligente, che permette di apprezzare ancora di più il contenuto del libro. 

Estremamente consigliato, per amanti e non.

«Accidenti! Perché ce l'ha voluto mettere, quel paggio forse troppo bello e dallo sguardo carezzevole che a molti suonava ambiguo? "Audaces fortuna iuvat", pillola di antica saggezza virgiliana che 'ha sempre ispirato e adesso lo tradisce senza misericordia»

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