5 libri da leggere almeno una volta nella vita | Consigli letterari #4


Buongiorno lettori, oggi sono tornata qui sul blog con la rubrica "consigli letterari"! Se vi siete persi le puntate precedenti, trovate tutti gli articoli qui
Oggi ho pensato di portarvi alcuni titoli che sono stati fondamentali nella mia vita, e che hanno completamente stravolto il mio modo di pensare. Quindi, bando alle ciance e ciancio alle bande, iniziamo!


Il primo libro di cui vi voglio parlare, è un libro che mi sta molto a cuore. Si tratta di "The hate u give" di Angie Thomas. Un libro che grida e urla: "Parla! Non restare in silenzio!", e ha ragione. Ormai non basta soltanto non schierarsi dalla parte del "cattivo", bisogna denunciare a gran voce le cose che non funzionano! L'importanza della propria voce non è una cosa da sottovalutare.

The hate u give - Angie Thomas


Trama: Starr si muove tra due mondi: abita in un quartiere di colore dove imperversano le gang ma frequenta una scuola prestigiosa, soprattutto per volere della madre, determinata a costruire un futuro migliore per i suoi figli. Vive quasi una doppia vita, a metà tra gli amici di infanzia e i nuovi compagni. Questo fragile equilibrio va in frantumi quando Starr assiste all'uccisione di Khalil, il suo migliore amico, per mano della polizia. Ed era disarmato. Il caso conquista le prime pagine dei giornali. C'è chi pensa che Khalil fosse un poco di buono, perfino uno spacciatore, il membro di una gang e che, in fin dei conti, se lo sia meritato. Quando appare chiaro che la polizia non ha alcun interesse a chiarire l'episodio, la protesta scende in strada e il quartiere di Starr si trasforma in teatro di guerriglia. C'è una cosa che tutti vogliono sapere: cos'è successo davvero quella notte? Ma l'unica che possa dare una risposta è Starr. Quello che dirà - o non dirà - può distruggere la sua comunità. Può mettere in pericolo la sua stessa vita

Il secondo libro di cui vi voglio parlare, "Il cacciatore di aquiloni" di Khaled Hosseini,  tratta di un tema molto importante: l'amicizia. Certe volte non ci si rende conto di quanto sia importante un amico sincero. Questo libro vi lascerà in lacrime, non dite che non vi avevo avvisato.

Il cacciatore di aquiloni - Khaled Hosseini


Trama: Si dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma, per Amir, il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a riacciuffarlo quando meno se lo aspetta. Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha commesso una colpa terribile. Così, quando una telefonata inattesa lo raggiunge nella sua casa di San Francisco, capisce di non avere scelta: deve tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza. C'è una scoperta sconvolgente, in un mondo violento e sinistro dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più.


Il prossimo libro tratta di una tematica strettamente attuale: l'immigrazione. E' facile dire o sentire "aiutiamoli a casa loro!", "qui non c'è posto!", "ci rubano il lavoro!". D'altronde, quando i barconi si rovesciano in mare, le persone diventano numeri, e a chi importa dei numeri? Ma cosa succede quando i numeri acquistano un volto, una storia? Cosa succede quando ci rendiamo veramente conto di quello che i migranti sono costretti a subire, prima di sbarcare sulle coste italiane? E' questo che ci insegna "La Frontiera" di Alessandro Leogrande, un grande giornalista italiano.

La frontiera - Alessandro Leogrande


Trama: C’è una linea immaginaria eppure realissima, una ferita non chiusa, un luogo di tutti e di nessuno di cui ognuno, invisibilmente, è parte: è la frontiera che separa e insieme unisce il Nord del mondo, democratico, liberale e civilizzato, e il Sud, povero, morso dalla guerra, arretrato e antidemocratico. È sul margine di questa frontiera che si gioca il Grande gioco del mondo contemporaneo. Questa soglia è inafferrabile, indefinibile, non-materiale: la scrittura vi si avvicina per approssimazioni, tentativi, muovendosi nell’inesplorato, là dove si consumano le migrazioni e i respingimenti, là dove si combatte per vivere o per morire. Leogrande ci porta a bordo delle navi dell’operazione Mare Nostrum e pesca le parole dai fondali marini in cui stanno incastrate e nascoste. Ci porta a conoscere trafficanti e baby-scafisti, insieme alle storie dei sopravvissuti ai naufragi del Mediterraneo al largo di Lampedusa; ricostruisce la storia degli eritrei, popolo tra i popoli forzati alla migrazione da una feroce dittatura, causata anche dal colonialismo italiano; ci racconta l’altra frontiera, quella greca, quella di Alba Dorata e di Patrasso, e poi l’altra ancora, quella dei Balcani; ci introduce in una Libia esplosa e devastata, ci fa entrare dentro i Cie italiani e i loro soprusi, nella violenza della periferia romana e in quella nascosta nelle nostre anime: così si dà parola all’innominabile buco nero in cui ogni giorno sprofondano il diritto comunitario e le nostre coscienze. Quanta sofferenza. Quanto caos. Quanta indifferenza. Da qualche parte nel futuro, i nostri discendenti si chiederanno come abbiamo potuto lasciare che tutto ciò accadesse.


Quanto è importante l'informazione per noi? A volte non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati ad avere accesso alle informazioni, alla verità. Perché in 1984, un romanzo distopico di George Orwell, questo non avviene. Tutto è filtrato, affinché tutto sia controllato. Una dittatura, senza che lo sembri davvero. Se volete qualche approfondimento, trovate una recensione completa qui.

1984 - George Orwell


Trama: L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.


L'ultimo libro di oggi, è un libro che ho scoperto quest'anno, durante il lockdown e l'emergenza covid. Si tratta di Cecità, un libro incredibilmente crudo e veritiero, che vi spaventerà per quanto sembra reale. Saramago dipinge un mondo in preda all'egoismo, alla follia, al disordine, creando l'immagine perfetta della crudeltà umana. Alla fine del romanzo, vi chiederete: «Cosa ci salva?», «Cosa ci distingue dalle bestie?» e, soprattutto, «Noi vedenti, vediamo davvero o siamo ciechi che, pur vedendo, non vedono

Cecità - Josè Saramago


Trama: In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione diventa cieca per un'inspiegabile epidemia. Chi è colpito da questo male si trova come avvolto in una nube lattiginosa e non ci vede più. Le reazioni psicologiche degli anonimi protagonisti sono devastanti, con un'esplosione di terrore e violenza, e gli effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno drammatici. I primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex manicomio per la paura del contagio e l'insensibilità altrui, e qui si manifesta tutto l'orrore di cui l'uomo sa essere capace. Nel suo racconto fantastico, Saramago disegna la grande metafora di un'umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose su una base di razionalità, artefice di abbrutimento, violenza, degradazione. Ne deriva un romanzo di valenza universale sull'indifferenza e l'egoismo, sul potere e la sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza.


Conoscevate uno di questi libri? Ne avete letto qualcuno? Fatemi sapere nei commenti!

Love you all,
Chicca

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