Rapsodia - Cronache di Immortalità I | Recensione

 

Titolo: Rapsodia
Autore: Giulia Letizia
Casa Editrice: Self
Prezzo: 13,50
Voto:💘💘💘💘,5


Trama 
(1) Primo volume della trilogia Cronache di Immortalità | Rapsodia.
È dal 1864 che Camille Harrys ha l'aspetto di una diciottenne, da una notte di dicembre in cui la sua mortalità le è stata strappata senza consenso, una notte che ha sconvolto tutta la sua esistenza.Centoquarantasei anni dopo, Camille ha imparato a convivere con la sua natura da vampiro e a godersi senza pensieri gli agi dell’immortalità… almeno fino a quando il fantasma di qualcuno che pensava perso per sempre non torna a tormentarle il cuore: Nathaniel Robinson, il ragazzo di cui era innamorata quando era ancora umana, che contro ogni evidenza dovrebbe essere morto da più di un secolo.Nathaniel, però, sembra non ricordare nulla di loro, e Camille farà di tutto per capire se è davvero lui la persona che si fa chiamare Nate e cammina come un umano ignaro tra le strade della cittadina in cui lei si è rifugiata da mesi.Ma il suo amore perduto non è l’unico a riapparire inaspettatamente: Christopher Marshall, il vampiro che le ha portato via la sua umanità, torna a bussare alla sua porta per gettare di nuovo scompiglio nella sua vita.Camille, certa che sia lui il responsabile di quel gioco malsano, lotterà per portare alla luce delle verità celate, fino ad arrivare a scoprire che quello in cui ha sempre creduto non è altro che una bugia.

Se vi dicessi che i vampiri mi fanno impazzire, vi mentirei. Non sono cosa mia, tra le varie creature magiche ho sempre preferito le streghe. Eppure, Rapsodia mi ha rapito. 

Non ho mai veramente apprezzato i vampiri, non sono mai stata fan di Twilight e nella mia vita credo di aver visto solo Chica Vampiro (ah, i bei tempi...). Nonostante questo, i vampiri creati da Giulia Letizia mi sono piaciuti molto. Non hanno nulla di straordinario - presentano le caratteristiche dei normali vampiri, però non hanno quella carica sessuale che rende i romanzi sui vampiri super trash. 

Di trash, qui, c'è ben poco. Si tratta di un romanzo dolce, pieno di malinconia e voglia di lottare allo stesso tempo: Camille è un vampiro, che non ha mai desiderato la sua condizione; è costretta a trasferirsi periodicamente, perché il suo corpo da diciottenne è condannato all'eternità. Ha avuto un solo amore nella sua vita, Nathaniel, un ragazzo umano che ha visto morire davanti ai suoi occhi pochi giorni dopo esser stata trasformata in un vampiro. Da allora, non è più riuscita a provare quei sentimenti per nessun altro. Eppure, contro ogni logica, incontra Nathaniel, 150 anni dopo la sua morte. Camille, allora, indagherà per scoprire se davvero si tratta dell'unico ragazzo che lei abbia veramente amato, e perché non sia morto. Questa, a grandi linee, è la trama del romanzo.

Camille è un personaggio che fin da subito mi è entrato nel cuore: è un vampiro, ma è incredibilmente umana. Ama, odia, prova dolore, è impulsiva, prova sempre emozioni forti. Ho davvero empatizzato con lei, sentivo la sua stessa sofferenza quando pensava a Nathaniel.
Non mi soffermo molto sugli altri personaggi, perché questo libro è molto incentrato sulla protagonista (i prossimi volumi, però, avranno un pov alternato!). Posso dire, però, di aver adorato Will (che conosciamo già nelle Cronache della Congrega), Marina è un personaggio che mi incuriosisce molto, la dolcezza di Nathaniel mi ha fatto sciogliere il cuore e non vedo assolutamente l'ora di scoprire di più sulla figura di Cristopher, la più misteriosa di tutto il libro!

Un altro elemento a favore è il world-building. Ho apprezzato davvero tanto che fosse un connubio di creature soprannaturali: oltre ai vampiri, ci sono anche streghe, pixie, lupi mannari... L'elemento soprannaturale è utilizzato con cura, senza eccessi. D'altronde, questo me lo aspettavo, perché Rapsodia è ambientato nello stesso mondo delle Cronache della Congrega (se siete curiosi, trovate qui la recensione). Anche se diverso, dà molto le vibes di Shadowhunters!

Tutti questi elementi sono legati insieme dalla penna di Giulia Letizia - non finirò mai di dirlo: amo il suo stile di scrittura. Rapisce, inevitabilmente. E' difficile staccarsi dalle pagine, tant'è vero che ho terminato il libro in un paio di giorni, nonostante fossi sommersa di cose da fare. 

«Camille sbattè un paio di volte le palpebre, come a voler essere certa che non fosse solo frutto della sua immaginazione. Ma ogni volta che le riapriva lui era ancora lì, e aveva tutta l'aria di essere reale. Non una svista tra le lacrime del cielo, non una speranza del cuore, non un pensiero intrusivo della mente. Vero. Carne e ossa.»

Se ho amato così tanto questo libro, perché non ho dato 5 stelle? I motivi sono principalmente due: il fatto che non ci sia molto spazio per i personaggi secondari (anche se comprendo benissimo questa scelta, ed essendo questo il primo volume non si può fare altrimenti), e il finale di questo libro. Il finale è molto azzeccato, a dire il vero, ma mi è sembrato un po' un deus ex machina. Nonostante ciò, questo è solo il primo volume di una trilogia, quindi questo finale è solo un tassello, un passo in avanti verso la verità che è ancora nascosta a Camille. C'è ancora una grande curva di miglioramento possibile, e non mi aspetto altro dai prossimi volumi! Non vedo l'ora di continuare questa serie! <3

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